Controstallie in porto e la differenza tra il diritto italiano e quello spagnolo

Nel trasporto marittimo è più frequente di quanto si pensi che la merce, trasportata in Container, non venga ritirata a destinazione dal ricevitore sia per motivi economici che per altre ragioni.
In questo caso si prospetta il problema di chi è responsabile per il pagamento delle cosiddette Controstallie (o demoras in spagnolo o demurrages in inglese) ossia le spese che questi contenitori non ritirati producono nel porto di destinazione, oltre all’affitto degli stessi container che vengono sottratti alla disponibilità della Compagnia Marittima.
L’orientamento della Giurisprudenza era sempre stato unanime nel riconoscere la responsabilità dello spedizioniere per il pagamento di detti costi, pero piuttosto recentemente una Sentenza della Cassazione del 28 febbraio 2011 ci dice che: “la locazione di containers per il trasporto della merce non rientra tra le operazioni accessorie che, secondo l’art 1737 cod civ, devono essere svolte dallo spedizioniere e quindi al relativo contratto non è applicabile l’art 420 cod nav che richiede la forma scritta per il contratto di trasporto. Pertanto lo spedizioniere il quale fornisca la prova di aver agito come mandatario con rappresentanza del caricatore nella stipulazione del contratto di locazione dei containers non può essere tenuto responsabile del suo inadempimento da parte del suo mandante”
Pertanto in Italia si tende a esimere del pagamento delle controstallie lo spedizioniere in quanto ha agito per conto del caricatore, ed in quanto il contratto di affitto del contenitore è un contratto separato da quello di trasporto
Di diverso avviso continua ad essere la Giurisprudenza spagnola, che ribadisce come sia lo spedizioniere a dover pagare la spese di demoras (controstallie) che poi eventualmente potrà rifarsi sul caricatore, cioè coloro che hanno contrattato il trasporto.
È quello che sostiene la Sentenza della Audiencia Provincial de Alicante, sec 8, n. 609/19.