Factoring, caratteristiche e disciplina

Il contratto di factoring è un utile strumento a disposizione dell’imprenditore per poter monetizzare i propri crediti.
Il factoring è una tecnica di finanziamento aziendale che si basa sulla cessione dei crediti commerciali di una società a un intermediario finanziario specializzato, noto come factor. Il factoring è diventato sempre più popolare negli ultimi decenni poiché permette alle aziende di avere un rapido accesso al capitale di cui hanno bisogno per investire nella loro attività, senza dover attendere i tempi di pagamento dei loro debitori.
In questo articolo, esamineremo le caratteristiche principali del factoring, come funziona, quali sono i suoi vantaggi e svantaggi e come viene disciplinato a livello internazionale e nazionale.
Caratteristiche del factoring
Il factoring è una forma di finanziamento aziendale che si basa sulla cessione dei crediti commerciali a un intermediario finanziario specializzato, noto come factor. In pratica, il factor acquista i crediti dell’azienda a un prezzo convenuto, di solito in una percentuale compresa tra il 70% e il 90% del valore nominale. In cambio, il factor si assume il rischio del credito, ovvero il rischio che il debitore non paghi il credito ceduto. Il factor si occupa anche di riscuotere il credito dal debitore e, se necessario, di gestire la fase di recupero crediti.
Il factoring può essere di due tipi: factoring con garanzia (o factoring con regresso) e factoring senza garanzia (o factoring senza regresso). Nel factoring con garanzia, il factor può rivalersi sul venditore (l’azienda cedente) in caso di insolvenza del debitore. Nel factoring senza garanzia, invece, il factor assume il rischio del credito in modo totale.
Il factoring può essere nazionale o internazionale. Nel factoring nazionale, il factor e l’azienda cedente si trovano entrambi nello stesso paese. Nel factoring internazionale, invece, il factor e l’azienda cedente si trovano in paesi diversi. Il factoring internazionale può comportare alcune complicazioni legate alla diversità delle leggi e delle normative tra i paesi coinvolti.
Come funziona il factoring
Il factoring si basa su un contratto tra l’azienda cedente e il factor. Il contratto prevede la cessione dei crediti commerciali dell’azienda al factor a un prezzo convenuto. Il factor si assume il rischio del credito e si occupa della riscossione del credito dal debitore.
Il processo di factoring può essere suddiviso in tre fasi principali: la fase di pre-factoring, la fase di factoring e la fase di post-factoring.
Nella fase di pre-factoring, l’azienda cedente e il factor si incontrano per discutere i dettagli del contratto di factoring. L’azienda cedente fornisce al factor informazioni sulle sue attività commerciali, sui crediti che intende cedere e sulle sue politiche di credito. Il factor valuta le informazioni fornite dall’azienda cedente e decide se accettare o meno il contratto di factoring. Nella fase di factoring, l’azienda cedente cede i crediti commerciali al factor. Il factor paga all’azienda cedente il prezzo convenuto per i crediti ceduti, trattenendo una commissione per i propri servizi. Il factor si occupa quindi della riscossione del credito dal debitore, utilizzando tutti i mezzi necessari per garantire il pagamento, come telefonate, lettere di sollecito e, se necessario, procedimenti legali. Una volta che il credito è stato riscosso, il factor paga all’azienda cedente la parte rimanente del prezzo dei crediti ceduti, deducendo la commissione per i propri servizi.
Nella fase di post-factoring, l’azienda cedente controlla i pagamenti effettuati dal factor e, se necessario, verifica la corretta applicazione delle commissioni. Il factor si occupa anche di gestire la fase di recupero crediti, se il debitore non paga il credito ceduto.
Vantaggi e svantaggi del factoring
Il factoring offre diversi vantaggi per le aziende che lo utilizzano, tra cui:
Rapido accesso al capitale: il factoring consente alle aziende di ottenere rapidamente il capitale di cui hanno bisogno per investire nella loro attività, senza dover attendere i tempi di pagamento dei loro debitori.
Riduzione del rischio del credito: il factoring consente alle aziende di ridurre il rischio di non pagamento dei loro crediti commerciali, in quanto il factor si assume il rischio del credito.
Maggiori possibilità di vendita: il factoring consente alle aziende di offrire ai propri clienti condizioni di pagamento più favorevoli, aumentando le possibilità di vendita.
Servizi di gestione crediti: il factoring offre alle aziende servizi di gestione crediti professionali, inclusa la riscossione dei crediti e la gestione della fase di recupero crediti.
Tuttavia, il factoring presenta anche alcuni svantaggi, tra cui:
Costi elevati: il factoring può comportare costi elevati per l’azienda cedente, in quanto il factor trattiene una commissione per i propri servizi.
Possibile perdita di controllo sui crediti: il factoring comporta la cessione dei crediti commerciali dell’azienda al factor, che diventa il proprietario dei crediti. Ciò può comportare una perdita di controllo sull’intero processo di gestione dei crediti.
Possibile impatto sulla reputazione: il factoring può essere visto dai clienti dell’azienda come un segnale di difficoltà finanziarie, con possibili conseguenze negative sulla reputazione dell’azienda.
Disciplina del factoring
Il factoring è disciplinato a livello internazionale e nazionale.
A livello internazionale, il factoring è regolamentato dalla Convenzione di Ottawa del 1988, che stabilisce le regole generali per la disciplina del factoring internazionale. La Convenzione di Ottawa prevede, tra l’altro, la definizione dei termini utilizzati nel factoring, le regole sulla cessione dei crediti commerciali, le responsabilità del factor e dell’azienda cedente e la disciplina della fatturazione.
A livello nazionale, la disciplina del factoring varia da paese a paese. In Italia, ad esempio, il factoring è disciplinato dalla legge 52/1991, che definisce il factoring come “l’insieme delle operazioni di acquisto dei crediti commerciali effettuati dal factoring che si assume i rischi del credito e le perdite eventuali”. La legge 52/1991 prevede anche la disciplina dei rapporti tra il factor e l’azienda cedente, la disciplina della riscossione dei crediti e la disciplina dei rapporti tra il factor e il debitore.
In Italia, il factoring può essere effettuato da banche, società finanziarie e società di factoring specializzate. Le società di factoring specializzate sono soggette alla vigilanza dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS).
Il factoring in Italia
In Italia, il factoring è uno strumento molto utilizzato dalle imprese per ottenere liquidità immediata. Secondo i dati dell’Associazione Italiana del Factoring (ASSIFACT), nel 2020 il volume di affari del factoring in Italia è stato di oltre 260 miliardi di euro, con un aumento del 3,3% rispetto all’anno precedente.
Il factoring in Italia è utilizzato soprattutto dalle piccole e medie imprese (PMI), che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario. Il factoring consente alle PMI di ottenere rapidamente il capitale di cui hanno bisogno per investire nella loro attività, senza dover attendere i tempi di pagamento dei loro debitori.
In Italia, il factoring è disciplinato dalla legge 52/1991, che prevede la disciplina dei rapporti tra il factor e l’azienda cedente, la disciplina della riscossione dei crediti e la disciplina dei rapporti tra il factor e il debitore. Le società di factoring specializzate sono soggette alla vigilanza dell’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (IVASS).
Il factoring in Italia offre diversi vantaggi per le aziende che lo utilizzano, tra cui il rapido accesso al capitale, la riduzione del rischio del credito, la maggiore possibilità di vendita e i servizi di gestione crediti professionali. Tuttavia, il factoring comporta anche alcuni svantaggi, come i costi elevati e la possibile perdita di controllo sui crediti.
Considerazioni conclusive
In conclusione, il factoring è uno strumento molto utile per le imprese che hanno bisogno di liquidità immediata e di ridurre il rischio del credito. Il factoring consente alle aziende di ottenere rapidamente il capitale di cui hanno bisogno per investire nella loro attività, senza dover attendere i tempi di pagamento dei loro debitori.
Il factoring offre anche diversi servizi di gestione crediti professionali, come la riscossione dei crediti e la gestione della fase di recupero crediti, che possono essere molto utili per le aziende che non hanno le competenze o le risorse per gestire tali attività in modo autonomo.
Tuttavia, il factoring comporta anche alcuni svantaggi, come i costi elevati e la possibile perdita di controllo sui crediti. Inoltre, la disciplina del factoring varia da paese a paese e può essere complessa e onerosa.
Per questo motivo, prima di utilizzare il factoring, è importante valutare attentamente i costi e i benefici dell’operazione e scegliere un partner affidabile e professionale.
Inoltre, le aziende dovrebbero cercare di migliorare la loro gestione del credito interno per ridurre al minimo la necessità di ricorrere al factoring. Ciò può essere fatto attraverso l’implementazione di processi di valutazione del credito efficaci, la selezione di clienti affidabili e la stipula di contratti di fornitura che prevedono termini di pagamento chiari e vincolanti.
Infine, i governi dovrebbero promuovere la disciplina del factoring e fornire alle imprese un quadro normativo chiaro e stabile che favorisca lo sviluppo del settore. Inoltre, dovrebbero essere forniti incentivi fiscali per incoraggiare le imprese a utilizzare lo strumento del factoring e promuovere la creazione di società di factoring specializzate in grado di offrire servizi di qualità a prezzi competitivi.
In sintesi, il factoring è uno strumento molto utile per le imprese che hanno bisogno di liquidità immediata e di ridurre il rischio del credito. Tuttavia, prima di utilizzare il factoring, è importante valutare attentamente i costi e i benefici dell’operazione e scegliere un partner affidabile e professionale. Inoltre, le aziende dovrebbero cercare di migliorare la loro gestione del credito interno per ridurre al minimo la necessità di ricorrere al factoring. Infine, i governi dovrebbero promuovere la disciplina del factoring e fornire alle imprese un quadro normativo chiaro e stabile che favorisca lo sviluppo del settore.