Quale tipo di leadership è il migliore?

Esistono essenzialmente 5 tipi di leadership, ognuno dei quali presenta pro e contro da misurare rispetto alle esigenze concrete dell’impresa.
1. autocratica;
2. paternalistica;
3. democratica;
4. laissez-faire;
5. situazionale.
Leadership autocratica
Questo modello di leadership ha segnato le origini del sistema capitalistico, predominante fin dalla rivoluzione industriale.
Il “capo” assume tutte le decisioni, nessuna iniziativa viene lasciata ai dipendenti. Esiste solo una voce.
In alcune realtà una guida forte ed autoritaria è sicuramente necessaria, si pensi alle Forze Armate, caratterizzate da una rigida linea gerarchica.
In ambito economico, si pensi all’estrema utilità di questo tipo di leadership in contesti emergenziali, ove sono richieste decisioni immediate e qualcuno che si assuma la piena responsabilità del piano di azione.
Leadership paternalistica
Il manager diventa padre, o quasi.
Maggiore importanza assume l’aspetto sociale ed umano dei lavoratori, i quali
vengono positivamente motivati al fine di creare un ambiente di lavoro “felice”.
Un orecchio è sempre rivolto ai dipendenti.
Ma come in ogni famiglia patriarcale che si rispetti, l’unica opinione che conta, alla fine, è sempre e solo quella del padre-manager.
Questo modello ha trovato, e trova tutt’ora, ampia applicazione nelle imprese familiari.
Leadership democratica
Confronto e discussione come base dello sviluppo dell’impresa.
Il manager incoraggia i dipendenti ad esporre il loro punto di vista su una determinata questione.
Questo modello di leadership ha subito un notevole incremento in anni recenti, tuttavia esso non si adatta efficacemente ad ogni settore economico, come quelli in cui è richiesta rapidità decisionale o sono coinvolti segreti industriali.
Leadership laissez-faire
Lascia fare.
I managers pongono limitati vincoli ai lavoratori, i quali sono incentivati a trovare la soluzione migliore al caso concreto.
Questo approccio si presta ad essere utilizzato in contesti in cui il personale vanta un elevato livello di qualificazione, come nella ricerca scientifica.
Tale pseudo-abdicazione manageriale non è adatta, in generale, ai settori ad alto tasso di meccanicizzazione.
Leadership situazionale
Modello basato sulla duttilità manageriale.
Non un rigido e monolitico stile di leadership, bensì un duttile approccio che si conferma alle professionalità dei dipendenti e alle esigenze del momento.
Il rischio di confusione, tuttavia, può minare l’efficacia di questo modello.